Dr. Martens, puoi indossarle con tutto!
Le iconiche calzature ideate per classe operaia ed esercito sono da sempre tra le più amate: ogni epoca le ha viste protagoniste e trascinatrici di diversi stili, grazie al loro design british e alla calzata confortevole. Le Dr. Martens permettono una svariata combinazione di outfit, sia per la stagione invernale che per i mesi più caldi, garantendo in ogni situazione la massima comodità e libertà d’espressione.
In questo articolo ripercorriamo brevemente la storia delle Dr. Martens e vi parliamo dei modelli più amati del brand.
La Storia delle Dr. Martens
La storia delle Dr. Martens ha origine nel periodo della Seconda Guerra Mondiale: il design è opera di Klaus Martens, medico dell’esercito tedesco che dopo un infortunio sciistico sulle Alpi Bavaresi, trovando scomoda la calzata degli scarponi di cuoio classico, decise di riprogettarne la suola. Gli scarponi si rifacevano a quelli prodotti da Benjamin Griggs e Septimimus Jones per i minatori e l’esercito britannico: anfibi neri a 10 buchi con suola chiodata. Klaus puntava a una calzatura più leggera, adatta a chi doveva indossarle per molte ore; da qui l’idea di utilizzare la gomma che veniva scartata dagli aeroporti della Luftwaffe per le suole (ammortizzate da un cuscinetto d’aria). Da un incontro, nel 1947, con il compagno universitario Herbert Funck, che rimase colpito dalla creazione, ebbe inizio la vera e propria attività di produzione degli scarponcini, a opera dei due. La produzione dei due venne notata da Griggs che, carico di commissioni da parte dell’esercito inglese, decise di acquistarne il brevetto. Il nome prescelto fu “Dr. Martens” e fu proprio con Griggs che si ebbero le sostanziali modifiche che tutt’oggi contraddistinguono gli iconici scarponcini: tacco arrotondato, cucitura gialla tra suola e tomaia, fettuccia posteriore con il marchio Air Wair.
È il 1960 quando in una fabbrica inglese a Cobb’s Lane, nel Northamptonshire viene immesso sul mercato il primo modello di Dr. Martens, il 1460, a 8 buchi e di colore rosso.
I modelli più amati
Lo Stivaletto stringato
Gli stivaletti stringati Dr. Martens trovano nei jeans il loro “commilitone” ideale. Optando per gli skinny si mette in evidenza l’impronta mascolina della calzatura, in quanto il tessuto in denim segue la gamba fino ad essere sormontato dallo stivaletto in corrispondenza della caviglia. Questo match molto rock può essere completato con una semplicissima t-shirt, nelle stagioni più calde, oppure da un pull invernale.
Per uno stile total rock, invece, provateli con una gonna in ecopelle!
Tra i modelli stringati presenti nel nostro catalogo potete trovare:
Il Mocassino
Dr Martens non manca certo di stupire sul fronte elegante e raffinato dei mocassini. Adrian Snaffle è la proposta con nappe che dal 1980 viene scelto per la sua estrema versatilità, dall’abbinamento con un tailleur al pantalone in denim o a fantasia, fino all’abito corto.
Lo Stivaletto con elastico
La straordinaria comodità degli stivaletti con inserto elastico era già contemplata in epoca vittoriana: contadini e altri lavoratori li adoravano per la grande praticità di calzata. I primi Dr.Martens 2976 modello Chelsea fanno la loro prima comparsa negli anni ‘70, per non abbandonare mai le scene della routine quotidiana.
Sempre una certezza con i jeans, sanno invece stupire con le gonne lunghe over.
La Stringata
Le Dr. Martens in versione stringata 1461 sono il modello con più charme in assoluto. La linea risoluta ma più leggiadra rispetto allo stivaletto stringato permette di indossarla in occasioni anche più formali.
Le scarpe Dr. Martens basse stringate si portano tranquillamente sia con calzino che senza, elemento che consente di personalizzare il proprio stile. Jeans boyfriend per le giornate più dinamiche, così come gli skinny, sono il massimo per un outfit casual, che strizza l’occhio all’originalità. Anche l’accoppiata 1461 con un abito corto e parigine è molto amata, richiamando l’abbigliamento tipico dei college.
Qual è il vostro modello preferito? Quali sono le vostre Dr. Martens più vissute? Venite a riscoprirle nel nostro catalogo!